di Leonardo Botta
Tra il ministro Lollobrigida che (stra)parla di sostituzione etnica e Massimo D’Alema (per il quale evidentemente è finita la “quarantena” dopo la vicenda della vendita di armi alla Colombia) che invece in tv elogia l’impero romano e Caracalla, secondo l’ex leader della sinistra paladino dell’integrazione e dell’accoglienza nell’antica Roma, ci dev’essere un terzo modo per affrontare il nodo dell’immigrazione. E giova forse ricordare che l’Editto di Caracalla, tanto lodato da D’Alema...