Parlamento sospeso per 30 giorni, revocata l’immunità dei suoi componenti e dimissioni forzate del primo ministro Hichem Mechichi e di alcuni suoi ministri. La mossa a sorpresa del presidente della Repubblica, Kaïs Saïed, getta nel caos la Tunisia ma il capo dello Stato assicura che “non si tratta di un colpo di Stato” e di aver agito nei limiti della Costituzione del Paese. Questo nonostante abbia anche deciso di imporre il coprifuoco notturno dalle 19 alle 6 in tutto il Paese e lo stop al lavoro dei dipendenti pubblici per due giorni.