Di fronte al clamore suscitato dall’avviso di garanzia recapitato alla premier Giorgia Meloni e ad alcuni ministri, Sabino Cassese, giurista di rango e già giudice della Corte costituzionale, interviene per chiarire i confini dell’obbligatorietà dell’azione penale e l’impatto della “giustizia a orologeria” sulle dinamiche politiche.
L’atto voluto, non dovuto
Cassese parte da un dato normativo. «L’articolo 112 della Costituzione dispone che il pubblico ministero ha l’obbligo di esercitare l’azione penale.