La vicenda di Filippo Mosca, detenuto in «condizioni disumane» tra ratti ed escrementi nel carcere di Porta Alba di Costanza in Romania, ha scosso le coscienze e indignato l’opinione pubblica, diventando un caso rilanciato sui media internazionali. Una vicenda che, tra sgomento e indignazione, si trascinava da tempo, un tempo incalcolabile per chi, come il 30enne italiano detenuto nel carcere di Bucarest in condizioni disumane, ha dilato orrore e paura, sfiducia e sconcerto insopprimibili, con...