Per un anno intero, dai giorni di quel terribile novembre in cui sua figlia Giulia è stata uccisa da chi pretendeva di amarla, Gino Cecchettin è stato capace di abbandonare la via dell’odio e della polemica e ha cercato di trovare nell’orrore lo spunto di qualcosa di costruttivo, dio sa con quale forza interiore.
Lui, padre straziato, e la sua famiglia sono stati capaci di reagire e hanno elaborato il progetto della Fondazione, con l’intento universale di spiegare, di far capire la necessità...