Alla fine, dopo un anno e mezzo di richieste che non sono servite a mettere a punto un sistema informatico accettabile, i medici ospedalieri di Verona hanno gettato la spugna. “Stiamo lavorando ricorrendo alla carta e alla penna, anziché al computer, oppure usiamo il fax per le comunicazioni interne”. È un grave atto d’accusa quello lanciato da tutte e otto le sigle sindacali di categoria, che chiedono alla Regione Veneto e al suo braccio operativo Azienda Zero di sospendere l’attività del Sio, un progetto da circa 120 milioni di euro.