La poesia di Çollaku è musicale, come quella dei suoi poeti preferiti, che lui ha tradotto, tutti. Le parole vengono scelte sempre con cura, con amore. Spesso poesia in rima (da me accuratamente evitata, per non inciampare), il suono ricco della parlata del sud dell’Albania echeggia, insieme a ricordi di un’infanzia povera e felice, ma fuori dal tempo. Quando la rima non viene utilizzata, i versi si allungano, diventano poesia in prosa e c’è poca differenza tra questa prosa e i racconti, o l’unico romanzo.