In Francia, c’è una generazione di elettori ed elettrici che sa esattamente dove si trovava il 21 aprile 2002 dopo le ore 21. A casa di un’amica, nella sede di un partito, in un bar. Quella data che per noi vuol dire poco o niente, segna uno dei grandi strappi della storia repubblicana francese: è il giorno in cui la tv ha annunciato che Jean-Marie Le Pen, il razzista e xenofobo Le Pen, aveva preso più voti del candidato socialista Lionel Jospin e arrivava al secondo turno delle presidenziali.