L’applauso, intenso, si placa, quando Riccardo Muti prende la parola. Poi, si leva una voce isolata a sottrargliela: «Bravo!».
E lui, rivolgendosi alla sua orchestra, «Loro sono bravi, io mi limito a muovere le braccia».
Altri applausi. «Io sono molto fiero dei miei ragazzi» e questa volta è il maestro a invitare al battimani per la sua “Cherubini”, la compagine giovanile che ha fondato nel 2004.
È cominciato così, al termine dell’Incompiuta di Franz Schubert, un discorso...