La conferenza stampa programmatica di Ibra è stata fisicamente dolorosa. Uno show demenziale al livello del APACF show, con derive nordcoreane. Una autoproduzione monodimensionale made in Coreanello con nulla di articolato, di realistico, che voleva essere un evento ma che è stata una parodia, con Ibrahimovic che come l’ultimo Steven Seagal al posto di fare da mattatore, primadonna ed Eroe (come da copione) di un film d’azione è sembrato più un imitatore stanco di sè stesso in una trama improbabile.