In vista delle elezioni europee il Green Deal diventa anche termometro di alleanze future. Viene citato in tutti i programmi dei partiti, a tratti carenti di misure concrete: demonizzato dai Conservatori e Riformisti Europei (Ecr) di cui è leader Giorgia Meloni, da “rivedere” per il Partito popolare europeo che quel patto verde l’aveva concepito, confermato con ‘diplomazia’ dai liberali, molto attenti alle istanze del variegato mondo dell’agricoltura, ‘riequilibrato’ nel manifesto dei socialisti e baluardo da difendere per i Verdi.