Mohamed ha 13 anni ed è arrivato al centro di accoglienza di Sid, al confine tra Serbia e Croazia, da quattro giorni. Sei mesi fa è partito da Deir Ezzor, la città siriana al confine con l’Iraq che è stata una delle ultime roccaforti dell’Isis, e adesso come milioni di profughi disperati partecipa al “Game“, il gioco, termine che identifica il percorso a ostacoli lungo la Rotta Balcanica: “Devo arrivare in Germania da mia sorella. La mia famiglia sa che sono in Serbia e che sto bene e mi aiuta quando ho bisogno.