L’incipit è il simbolo del ritorno del genio e la sua straordinarietà è semantica. Parthenope, ultima opera di Paolo Sorrentino, va a Cannes laddove il grande regista napoletano esordi con il suo film più affascinante e anarchico: L’uomo in più. E così, dopo È stata la mano di Dio, il premio Oscar torna a identificarsi con Napoli rinverdendone il mito della grande madre fondatrice, leggenda marina di una Dea bella e irraggiungibile come la città.
“Parthenope”, il ritorno di Paolo Sorrentino
Il trailer mostra Gary Oldman che...