Avevamo appena iniziato ad archiviare le numerose polemiche nate quest’anno a Monte Carlo riguardo a un arbitraggio definito impreciso, scorretto e dannoso. Con l’aria spagnola tra i capelli, passando per Barcellona, ci siamo lasciati alle spalle la svista pesante di Aurélie Tourte, che ha negato a Sinner il doppio break e la quasi certa finale nel Principato. Siamo arrivati a Madrid per il secondo Masters 1000 sulla terra battuta, l’edizione sicuramente più malinconica del Mutua Madrid Open, l’ultima di Rafa Nadal.