TRIESTE Trieste, posta al vertice del triangolo amoroso, anzi la vera protagonista. Perché in “Bianca è la città” (Castelvecchi, pagg, 106 euro 16) Christophe Palomar la declina in tutte le sue iridescenze possibili e immaginabili, rifrangendo i riflessi e le interferenze dei colori.
Il romanzo da oggi in libreria, rielaborazione compiuta del precedente “Lasciare Trieste”, ha la lievità di una bolla di sapone. Un grandangolo ad alterarne le proporzioni: ora spinge in primo piano un dettaglio...