TRIESTE. «La parola Europa non è per loro un fenomeno geografico, ma una nozione spirituale, sinonimo di Occidente» sosteneva nel 1983 lo scrittore ceco Milan Kundera a proposito del legame indissolubile che univa le ex repubbliche popolari come Ungheria, Cecoslovacchia e Polonia all’Occidente, anzitutto nella dimensione culturale. Si pensi, ad esempio, al ruolo che in età moderna una figura come Jan Hus ebbe nel promuovere fin dal Quattrocento la traduzione della Bibbia in rumeno e in ungherese...