La Corte di Cassazione, per vizi procedurali formali, ha stabilito la restituzione di ben 220 milioni di euro ai fratelli Pellini, riconosciuti responsabili in tutti i gradi di giudizio del disastro ambientale che ha colpito i cittadini di Acerra con sversamenti in loco di rifiuti tossici circa venti anni fa. Gli imprenditori Salvatore, Cuono e Giovanni Pellini furono condannati a 7 anni di reclusione nel 2017 in via definitiva, ma grazie all’indulto, hanno scontato solo qualche mese di galera.