Per adeguarsi alle normative europee (ma anche a quelle degli Stati Uniti dove, però, non c’è ancora una legge ad hoc), Meta ha seguito pedissequamente le richieste scritte nero su bianco nei regolamenti vigenti: adottare uno strumento in grado di segnalare graficamente agli utenti la visione di un contenuto (audio o video) generato dall’intelligenza artificiale. Dunque, tutto sembrerebbe andare nella giusta direzione, soprattutto in una fase storica in cui i deepfake sono diventati sempre più...