Udite udite: Giorgia Meloni personalizza la campagna per le europee. Vuole un referendum sul suo nome. E sul nome di battesimo. Che scandalo. Che “inganno” verso gli elettori (visto che lei a Strasburgo non andrà). E’ partita la litania subito dopo il comizio conclusivo della premier a Pescara. Litania sinistra, ovviamente. Del resto i comizi della premier creano sempre uno strascico polemico. Un sovrappiù di bile. Ora perché fa le facce, ora perché fa le vocine, ora perché osa alludere a Report...