Qualcuno meno giovane ricorderà il giochino de La settimana enigmistica “trovate le differenze”: due immagini uguali, salvo qualche insignificante dettaglio. Era l’unico gioco che facevo da ragazzino quando una copia della “rivista che vanta innumerevoli tentativi di imitazione” capitava (raramente) a casa mia. Parole crociate e cruciverba chiedevano troppa concentrazione. Sarà forse per questo che oggi sono affascinato dalle storie dell’ispettore Morse che risolve casi impossibili mentre riempie il sette verticale...