Oltre duecento ore di didattica frontale, a cui si aggiungono esami, tesi e ricevimenti, per una retribuzione di 12 mila euro lordi l’anno.
Così muore la professione del professore universitario nell’Italia di oggi. È un triste bilancio quello di Francesco Spagna, 62 anni compiuti, docente di Antropologia culturale all’Università di Padova. «La trappola delle docenze a contratto è strutturale», sintetizza.
E dopo tanti anni ha deciso di appellarsi al giudice del lavoro e fare causa dall’ateneo.